domenica 8 luglio 2007

auto e foglie.

un racconto di Kla

È notte nei vicoli scuri di Pietra Sperone.

I sampietrini grigi amplificano il freddo d'autunno. Le foglie secche si rifiutano di morire, non cedono il passo al divenire arida polvere. È il mese dei morti, ma le foglie non scricchiolano.

L'acqua le ha rese scivolose, putride. Cibo per vermi, funghi e lumache. I passi sono sordi. Senza rumore entrano nell'auto parcheggiata sotto al muro della A.S.L.

Il silenzio avvolge l'R4 bianca, il chiudersi degli sportelli lo rompe.Oh Porca Troja! Cazzo! Gigi Metti In Moto ... Sbrigateeeeee!

Tum..Spraschhh. Il vetro posteriore si crepa in un mosaico lattiginoso sotto i colpi della spranga.

Merda i fasci! Metti In Moto! Cristo! Parti Gigi Partiii. Oh Porca Puttana Bastardo Fascio De Merda!

Luca alterna sportellate e calci contro uno dei quattro. Gli altri prendono a mazzate l'R4. Uno è salito sul tettino e cerca di sfondare il parabrezza. Gigi è impietrito, sente solo botte e strilli, ma non riesce a mettere in moto la macchina.

Accendi 'Sta Cazzo De Machina, Acciacca 'Ste Merde!

Pochi attimi bastano al pizzettaro per capire la situazione. Esce fuori dalla pizzeria tranquillo, con la cicca accesa fra le labbra. Mezzo giro orizzontale di pala stende il primo. Mezzo giro verticale di pala stende il secondo. Una tirata di cicca infiamma la brace e ne illumina il volto. Con due dita piazza la sigaretta precisa in mezzo agli occhi del terzo. Con il manico della pala gli buca un polmone.

Il quarto è di Luca che ha compresso la rabbia in trappola, ora la lascia esplodere come il Krakatoa. Una sportellata attacca l'infame al muro, con un calcio alle palle lo piega a soffietto, la ginocchiata che segue spacca labbro e denti. Una mano sotto al mento lo ancora di nuovo al muro. Il pugno che ha caricato oltrepasserà testa e cemento. Gigi è alienato. È lì vicino con lo sguardo fisso perso nel vuoto mentre la chiave dell'R4 trafigge la gola del fascio. La gira come per mettere in moto. Il sangue zampilla, l'auto si tinge di rosso.

È il mese dei morti. Le foglie non vogliono morire, qualcun altro non dice di sì.

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